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Il libro In Auto sulle Alpi, del quale presentiamo un'anteprima in queste pagine, ripropone le varie vicende dell'automobilismo epico, delle prime gare, dei diari scritti da pionieri delle quattro ruote e del motociclismo attraverso i passi alpini, lungo polverosi itinerari, con le prime auto...
Un viaggio nel tempo e nello spazio, tra motori, personaggi, splendidi scenari alpini.
«L’itinerario è durissimo: la corona delle Alpi dal mar Ligure sino a Fiume,
con scalate di montagne e discese dalle regioni delle nevi fino al mare.
Tremila chilometri in sei giorni, su strade d’ogni genere,
compresa la salita al giogo dello Stelvio, che è la più alta strada del mondo».
«L’industria italiana dell’automobile è veramente ammirevole
per il coraggio con cui affronta questa gara unica al mondo,
e per il successo che vi ottiene (…).
Per una marca, il portare al traguardo della Coppa delle Alpi
le proprie automobili è un altissimo onore, anche all’infuori dell’ordine di arrivo».
«Finalmente dall’altura di Oleggio ecco una visione piacevole:
il primo bacino del Lago Maggiore. Appaiono poi subito le case di Arona,
il Castello di Angéra. La gioia del panorama è interrotta da una macchina
ferma sul ciglio della strada: il cofano è aperto
e il meccanico è sdraiato a terra, fra le ruote, a cercare chi sa quale guasto.»
«A Arona, per il controllo con firma, le case di automobili
hanno installato molti banchi di rifornimento:
gomme, benzina, birra, olio, pesche.
Distribuiscono una cosa e l’altra con uguale larghezza».
«Risaliamo al passo di Pordoi: durissima scalata a 2242 metri
che fa impazzire con curve e rampe, ma che offre di quassù
un altro panorama formidabile con la visione di tutte le Dolomiti
in assemblea generale: quelle dell’Ampezzano, del Cadore, dell’Agordino (…)».
«Traversiamo Bolzano fulminei, certamente con grave scandalo dei cartelli
“Automobilisti a passo d’uomo” e per curve audaci balziamo al passo della Mendola a 1360 metri (…)».